......che non aggiorno più queste mie pagine ma negli ultimi mesi di cose ne sono capitate talmente tante che non ci sono stati ne il tempo e ne la voglia....comunque da oggi si ricomicia...
Allora la stagione estiva è finita il 30 agosto e il SanFrancesco è salpato da Cagliari con destinazione Anzio che ha raggiunto dopo 32 ore di navigazione abbastanza tanquille, a parte le ore notturne in quanto si è alzato un forte vento da levante con relativo moto ondoso. DI equipaggio eravamo: Susanna, io e Pippo.
Il fine settimana successivo siamo andati a Ponza per una minicrociera che è stata allucinante, gli ospiti sono saliti a bordo strani e nervosi, mi dispiace per Valentina che aveva organizzato il tutto....ma non è colpa sua se la gente è strana e a tratti maleducata....Nei mesi successivi siamo stati tranquilli al Marina di Nettuno per rimettere insieme tutti i cocci e decidere cosa fare essendo saltato il giro del mondo, ho 2 bellissime bimbe e non venendo più anche loro abbiamo deciso (SanFrancesco ed io) che hannoil diritto di avere il padre i più possibile vicino.....quindi il giro è rimandato di 10 o 12 anni massimo.
Sabato scorso abbiamo finalmente ripreso il largo, lo stare tutto quel tempo fermi in porto stava iniziando ad inquinare il nostro animo ed a sporcare la carena di SanFrancesco.
Partenza ore 16.30 LT, vento debole da NNW si procedea motore, la carena deve essere veramente sporca dato che la velocità è di soli 5Kn invece dei soliti 8, ma dopo una quindicina di minuti la situazione migliore ed il LOG indica 7Kn, RV 244°.
Ore 17.50LT si alza una bella brezza ed il SanFrancesco spiega le sue ali al vento, sbanda di 25° ed inizia a galoppare le onde formatisi, il motore viene ovviamente spento. Il vento rinforza ed al traverso abbiamo circa 1,5mt di onda residua della mareggiata del giorno prima che ci fa ballare la rumba, comunque la barca procede tra gli 8 e i 9Kn. Alla mattina h 07.30 LT avvistiamo la costa della Sardegna, siamo mostruosamente in anticipo e stimiamo l'arrivo per le 22.00 circa quando improvvisamente il vento finisce; accendo il motore ma dopo pochi minuti si rompe l'invertitore. Dpo circa un ora si alza una leggera brezza da SW che ci fa navigare a circa 3 Kn, a volte rinforza un pochino portandoci anche a 5Kn ma siamo obbligati ad allargare un po allontanandoci dalla costa. Verso le 22.oo Lt siamo a circa 20 ml al traverso di Villaputzu ed il vento finisce, purtroppo c'è molta corrente e deriviamo verso N, la mattina successiva alle 09.00 siamo al traverso del Golfo di Orosei, abbiamo perso tutto il cammino del giorno precedente; fortunatamente si alza una bella brezza e piano piano riusciamo ad avvicinarci alla costa facendo un mare di bordi di bolina strettissima, purtroppo mai sopra i 3 Kn a parte la prima ora che raggiungiamo i 6Kn e riusciamo a mantenere la rottaprecisa per Villasimius; verso le 12 chiamo la CP di Arbatax sul CH 16 spiegando che sto in avaria col motore e con pochissimo vento, quindi in forte ritardo sull'ETA e do il nominativo internazionale della barca ed i numeri di cellulare di mia madre e di Deborah (la compagna di Loris, che sta a bordo con me) e me le passano, spiego l'accaduto e le tranquillizzo. Adesso che abbiamo avvisato i familiari siamo più tranquili, la CP mi dice di contattarli alle 00 di ogni ora per comunicare punto nave, rotta, velocità e condizioni meteo; fa piacere il sapere di essere controllati ed in caso di necessità aiutati. Alla sera riusciamo ad arrivare quasi all'Isola della Serpentara ma al solito il vento finisce, pero' anche se lentamente deriviamo verso sud quindi non perdiamo strada. Loris v a dormire io invce rimango di guardia in pozzetto, a poch miglia c'è la Serpentara ed anche se dovremmo scapolarla lasciandola a dritta di circa 1,5 ml non mi fido; faccio bene a non fidarmi, all'alba metto in acqua il tender e sveglio Loris, La Serpentara sta a poche centinaia di metri dalla murata di SanFrancesco; metto il tender in modo che l'elica stia al centro della deriva e lo lego con i traversini, piano piano ci allontaniamo dal pericolo.......
Verso le 08 am si alza una bella brezza sui 15 Kn che in breve arriva a 30, prendo una mano di terzaroli alla randa e riduco il genoa, ma purtroppo sempre dalla parte sbagliata, quindi obbligati a fare tanti bordi di bolina. Verso le 16 il vento rinforza ulteriormente (Maestrale) e a tratti superai 40 Kn, armo la trinchetta e prendo la seconda mano alla randa ma siamo inchiodati il LOG da 7,5Kn ma il SOG solo 0,5 Kn....7 Kn di corrente con onda corta e ripida non ci permettono di risalire verso Cagliari e, nonostante manchino solo 9 miglia all'arrivo decido di tornare indietro ed andare ad ormeggiare a Villasimius, viro e SanFrancesco inizia a surfare sulle onde con il LOG fisso a 12Kn spinto al granlasco dal Maestrale. Arrivati in porto facciamo subito scendere Pippo che da 75 ore non fa i bisogni (è veramente un cane fantastico),e poi puliamo la barca ed andiamo al ristorante (non ci va di cucinare, siamo morti....). Durante la notte esco in coperta ed aggiungo 2 cime d'ormeggio in quanto il vento ha rinforzato fino a 50Kn e m rendo conto che tornare indetro è stata realmente la decisione migliore.
Alla mattina Loris parte per Roma, deve tornare al lavoro, ed alle 17 io mollo gli ormeggi insieme a Matteo (ufficiale di marina mercantile alla prima uscita a vela) e c dirigiamo verso Cagliari ma sempre con pochissimo vento.....verso le 23 il vento rinforza sensiblimente ma purtroppo la barca non va oltre i 5Kn, siamo con la trinchetta( si è rotta la drizza del genoa facendolo cadere in acqua) e randa piena; si muore dal freddo e sulla tuga si forma della brina. Alle 03.00 am diamo fondo all'ancora a 0,8 ml dall'imboccatura del porto in quanto non sappiamo come cavolo entrare, le luci non corrispondono a quanto riportato sul portolano e sulle carte nautiche. Alla mattina ci svegliamo alle 08.30 e ci godiamo una fetta di pandoro con un tazzone di caffè bollente e poi ci dividiamo l'ultima sigaretta presente a bordo fumandocela godendo
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